CROTONE

Crotone si affaccia sul Mar Ionio e rientra nell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto e nella splendida Costa dei Saraceni.

La città fu una potenza della Magna Grecia, costruita da coloni achei intorno al 710 a.C., su un territorio abitato fin dalla preistoria. Kroton diventò così autorevole da creare varie subcolonie, come Terina (attuale Lamezia Terme), Skylletion (Roccelletta, fraz. di Borgia), Kaulon (Monasterace Marina, fraz. di Monasterace), Petelia (Strongoli), Krimisa (Cirò). Da avere (VI sec. a.C.) una propria monetazione. Da sconfiggere le altrettanto potenti Locri (550 a.C.) e Sibari (510 a.C.). Da guidare  (IV sec. a.C.) la Lega Italiota (una confederazione di poleis magnogreche, nata contro le minacce delle popolazioni indigene e di Siracusa). Ma sotto i Romani si avviò al declino, restringendosi, con le invasioni barbariche, all’attuale centro storico. Che ospitò (XIII sec.) una delle principali comunità ebraiche calabresi. Crotone si rialzò sotto gli Aragonesi e soprattutto con Carlo V d’Asburgo, che le concesse ampi privilegi e l’ammodernò. Dopo l’Unità d’Italia divenne il primo centro industriale della Calabria.

Il simbolo di Crotone è la famosa colonna di Capo Colonna, unica sopravvissuta dello sfarzoso tempio dorico dedicato dalla fiorente Kroton a Hera Lacinia (V sec. a.C.), fulcro del maestoso, omonimo Santuario (VII sec. a.C.), di cui si possono ammirare i resti nel Parco Archeologico di Capo Colonna, mentre i rinvenimenti archeologici del sito sono esposti al Museo Archeologico di Capo Colonna e al Museo Archeologico Nazionale di Crotone, che riserva una sala intera al Tesoro di Hera, con il suo famoso Diadema. Sempre a Capo Colonna sorgono la monumentale Torre Nao (XVI sec.), che raccoglie gli importanti reperti subacquei della zona e il Santuario di Santa Maria di Capo Colonna, eretto dai monaci basiliani fra l’XI e il XIII secolo e dedicato all’icona di una miracolosa Madonna nera, ivi ritrovata nel 1519. Il pittoresco centro storico crotonese è dominato dal medievale Castello di Carlo V. Dalla medioevale Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Dionigi l’Areopagita, che custodisce il prezioso calice donato da Filippo IV di Spagna nel 1626 e l’icona della Madonna di Capo Colonna. Degni di nota sono ancora la Chiesa dell’Immacolata, con il suo crocifisso ligneo. La Chiesa di San Giuseppe, con le sue seicentesche sculture lignee. La Chiesa di S. Chiara, con la sua originale pavimentazione in maiolica napoletana. Il Museo Civico, che racconta la storia cittadina dal Quattrocento all’Ottocento. Il Museo Provinciale di Arte Contemporanea. Il Parco Pitagora, dedicato all’insigne filosofo e matematico greco, che fondò (intorno al 530 a.C.) in città la sua celebre Scuola.

Crotone, servita da un aeroporto (Crotone-Sant’Anna), da un porto commerciale e turistico, offre splendide spiagge, come quella di Scifo, a Capo Colonna. Nonché le creazioni di una millenaria lavorazione dell’oro e dell’argento, di un vivace artigianato del legno, della ceramica, del merletto e della tessitura, Specialità tipiche quali il celebre Pecorino Crotonese DOP, la sardella, l’olio Alto Crotonese DOP, la castagna Riggiola, la Liquirizia di Calabria DOP. Ottimi vini (il Melissa DOC, il Val di Neto IGT, il Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto DOC) e formaggi (rasco, mozzarella, burrino, provola, canestrato, ricotta infornata e affumicata, ricottone salato, formaggio e giuncata di capra, pecorino con il pepe e primo sale). I golosi prodotti suini della tradizione (come frisulimiti e gnelatina). Tante bontà gastronomiche, tra cui cavatelli alla crotonese; zuppa di pesce; alici arriganati; polpo e peperoni; vrasciole (polpette) crotonesi; patati e pipi friuti; cocuzza nataligna friuta (tortino di zucca fritta). Riso e finocchia (finocchietto selvatico) o vurrajina (borragine).

 

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