CATANZARO e i suoi soprannomi

A sud di Catanzaro sorge Catanzaro Lido (Bandiera Blu), frequentata stazione balneare, ricompresa nella splendida Costa degli Aranci. E il Parco Archeologico di Scolacium (Borgia), che racconta la storia della città magnogreca di Skylletion, divenuta poi la prospera colonia romana di Scolacium.

A nord di Catanzaro c’è la Sila, con i suoi boschi, il suo fascino e il suo vento. Infatti tra gli appellativi dati al capoluogo regionale calabrese c’è pure “Città dalle tre V”, dove “V” sta per il Vento che dall’altopiano silano giunge spesso fino in città; per Vitaliano, il Santo protettore cittadino; per Velluto, massima espressione della famosa arte serica catanzarese, che tra il Trecento e il Settecento realizzò preziosi tessuti (velluti, damaschi, organze, broccati), esportati nelle principali Corti d’Europa.

Catanzaro è chiamata anche la “Città dei tre colli”, perché poggia su uno sperone roccioso composto da tre colline. Ed è definita la “Città tra due mari”, in quanto posta nel punto più stretto della Calabria (l’Istmo di Catanzaro o di Marcellinara), dove appena 35 km di terra separano il mar Ionio dal Tirreno. Perciò Catanzaro offre un incantevole panorama, che spazia dal golfo di Squillace a quello di Sant’Eufemia, fino a Stromboli e le isole Eolie nelle giornate più limpide. Uno spettacolo particolarmente apprezzabile dalla terrazza di Bellavista. Impareggiabile punto di osservazione pure sulla processione del Venerdì Santo (Naca) e sulla  processione a mare della Madonna di Porto Salvo (ultima domenica di luglio), due dei più attesi appuntamenti cittadini. 

 

 

 

 

 

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