CIRELLA

Cirella (Cosenza) è un antico borgo marinaro della Riviera dei Cedri, che ricade nel comune di Diamante, di cui è frazione, dal 1876.

Il suo territorio, abitato sin dalla preistoria, diventa verso il 1200 a.C. una delle prime città fondate in zona dagli Ausoni e nel VI secolo a.C. una colonia magnogreca focese, che con il suo grosso scalo marittimo esporta in tutta la Magna Grecia. L’antica città romana di Cerillae nasce, invece, nell’attuale posizione. Nel 214 a.C. viene distrutta dal console romano Quinto Fabio Massimo, per essersi schierata con Annibale nella seconda guerra punica. Viene poi ricostruita dai Romani, che l’abbelliscono con templi, ville e ne fanno un porto attivissimo, che spedisce verso la Capitale soprattutto il famoso vino Cirasùlu o Chiarello di Cirella. Distrutta intorno all’850 d.C. dai saraceni e ricostruita nell’entroterra dai superstiti, Cerillae riprende l’attività commerciale e la produzione vinicola. Ma con la peste del 1656 e i terremoti del 1638 e 1783 cade in rovina e nel 1806 viene definitivamente distrutta dalle truppe napoleoniche. Per poi essere nuovamente ricostruita dai superstiti, con il nome di Cirella, sul sito romano e odierno.

Sul panoramico promontorio del Carpinoso si ergono le rovine di Cirella Vecchia, con i ruderi del Castello, della Chiesa di San Nicola Magno, della Chiesa dell’Annunziata (IX-X sec.). Nei pressi si possono ammirare il monumentale Mausoleo Romano (I-III sec. d.C.), il Convento di San Francesco di Paola (1545), con l’annessa Chiesa della Madonna delle Grazie, i resti delle mura settecentesche. Nel moderno centro cirellese, abbellito da splendidi murales, spiccano, invece, la mostra archeologica permanente “Alla scoperta dell’antica Cirella, che espone i reperti dell’ultramillenaria storia locale, tra cui un cranio paleolitico di Bos Primigenius (che simbolicamente è la materializzazione del famoso graffito della Grotta del Romito di Papasidero). E l’antica chiesa parrocchiale di Santa Maria dei Fiori (Compatrona della cittadina), di notevole interesse.

Cirella è una località balneare di primaria importanza, insignita più volte della prestigiosa Vela Blu, con una magnifica Scogliera e una piccola Isola (una delle due isole calabresi, insieme all’isola di Dino di Praia a Mare). Un isolotto dominato da una flora pregevole e dai ruderi di una Torre di guardia (1562), che con i suoi fondali ricchissimi (anche di importanti reperti archeologici greco-romani) è stato inserito nel Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri. Ovviamente anche a Cirella, come in tutta la Riviera dei Cedri, regnano le infinite bontà al cedro e al peperoncino. Oltre a vino (Verbicaro Bianco DOC, Verbicaro Rosato IGT, Verbicaro Rosso DOC), formaggi (provola, caciocavallo, burrino, ricotta, mozzarella), conserve (rosamarina, sarde alici sotto sale, melanzane, pomodori secchi, peperoni grigliati, peperoni tondi ripieni sott’olio), salumi (capocollo, salsiccia, pancetta, soppressata). E a una gustosa cucina tradizionale. Fatta, ad esempio, di fusilli al ragù calabrese, lagane (tagliatelle) e ceci, pasta al sugo di tonno o ammollicata, alici imbottite, frittelle di novellame, capretto al forno.

 

 

 

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