DIAMANTE

Diamante (Cosenza) è un borgo marinaro della Riviera dei Cedri (Bandiera Blu), arroccato su uno sperone roccioso. Battezzato da Matilde Serao “Perla del Tirreno”.

Il paese comincia a svilupparsi nel XVII secolo, quando i principi Carafa lo difendono dal pericolo saraceno con una fortificazione. Cessato il pericolo saraceno, la costa adamantina inizia a popolarsi, anche grazie all’arrivo di possidenti e mercanti napoletani, amalfitani, salernitani. Così, nel Seicento e Settecento, Diamante diventa un importante centro agricolo, peschereccio e commerciale, che, con la sua notevole marineria, esporta lo zucchero di canna (e successivamente l’uva passa, la seta, il cedro) in tutt’Italia e parte dell’Europa. La sua storia è comunque strettamente legata alla splendida Cirella, che dal 1876 ne è frazione.

Il caratteristico centro storico diamantese è animato da centinaia di murales (firmati da artisti di fama mondiale) ed è dominato dalla Chiesa dell’Immacolata Concezione (XVII sec.). Assolutamente da visitare pure le Chiese di San Giuseppe, San Biagio, Gesù Buon Pastore (1984). E i monumenti cirellesi. Ovvero le rovine di Cirella Vecchia. I ruderi del Castello, della Chiesa di San Nicola Magno, della Chiesa dell’Annunziata (IX-X sec.). Il Mausoleo Romano (I-III sec. d.C.). Il Convento di San Francesco di Paola (1545), con l’annessa Chiesa della Madonna delle Grazie. I resti delle mura feudali (XVIII sec.). La mostra archeologica permanente “Alla scoperta dell’antica Cirella, che espone anche un cranio paleolitico di Bos Primigenius (che rappresenta simbolicamente il famoso graffito della Grotta del Romito nella vicina Papasidero). L’antica Parrocchia di Santa Maria dei Fiori.

Diamante (spesso Bandiera Blu) vanta una delle due isole calabresi, l’Isola di Cirella. E 8 km di costa, con sontuosi fondali e scogliere vulcaniche, intervallate da magnifiche spiagge, come la Spiaggia Sabbia d’Oro. Il paese offre due lungomare e il fascino montano del Parco del Corvino.

Diamante è nota come la Città del Peperoncino, a cui dedica (a settembre) il Peperoncino Festival, attesissimo evento internazionale sulle infinite sfumature e bontà del piccante. Il paese è anche rinomato per il  Cedro Liscio di Diamante, una varietà autoctona di cedro particolarmente grande e profumata, ricercata dalle comunità ebraiche di mezzo mondo per la Festa delle Capanne (Sukkot). Tra i prodotti locali occorre pure ricordare vino (Verbicaro Bianco DOC, Verbicaro Rosato IGT, Verbicaro Rosso DOC), conserve (peperoncini sott’olio e sott’aceto, rosamarina, sarde e alici salate), salumi (pancetta, capocollo, salsiccia, soppressata), formaggi (mozzarella, caciocavallo, provola, burrino, ricotta), il miele di erica multiflora. Gli ottimi piatti della tradizione, come pasta ammollicata o al sugo di tonno; cernia alla diamantese; timballo di alici; alici imbottite; alici arriganate; frittelle di novellame.

 

 

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