SPEZZANO DELLA SILA, ‘casa forte’

Il territorio di Spezzano della Sila, ricompreso nel Parco Nazionale della Sila, è stato abitato sin dal paleolitico, come dimostrano i reperti trovati nei pressi del lago Cecita, attribuiti all’uomo di Neanderthal. Verso la fine del neolitico vi si stabilì un insediamento di agricoltori e pescatori, che vivevano sfruttando le acque dell’antica conca lacustre del Cecita. L’area fu, poi, colonizzata da Greci e Romani, come attesta il ritrovamento di un santuario greco nei pressi di Camigliatello (VI-III secolo a.C.), di una fattoria di età imperiale romana a Campo San Lorenzo, di un importante insediamento di epoca romana dedicato all’estrazione e lavorazione della pece (attivo tra il III secolo a.C. e il III d.C.). Il borgo spezzanese sorse probabilmente verso la fine del X secolo, ad opera di un gruppo di sopravvissuti all’invasione araba di Cosenza. Il suo nome deriverebbe dal latino oppure, secondo il poeta acrese Vincenzo Padula, dai vocaboli ebraici beth e tzan (casa forte). Nel 1799, con il nuovo assetto amministrativo dato dai Francesi al Regno di Napoli, il paese divenne comune a sé, inserito nel cantone di Cosenza. Suddiviso successivamente in Spezzano Grande e Spezzano Piccolo, nel 1927 riacquistò l’unità, sotto la denominazione di Spezzano della Sila. Ma nel 1937 i due comuni ritornarono autonomi e mentre quello di Spezzano Grande mantenne il nuovo nome, Spezzano Piccolo riprese il vecchio.

 

 

 

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