Serra San Bruno, antichissimo borgo del Parco Naturale Regionale delle Serre sorto intorno alla sua Certosa, è ricca di grandi tradizioni. A cominciare dalla festa patronale (6 ottobre), che culmina nella storica processione del busto reliquiario di San Bruno di Colonia, accompagnata dal classico “lancio dei confetti “. E la Festa del Fungo (primo weekend di ottobre), una tre giorni di natura e gastronomia per celebrare sua maestà il micete, autentica eccellenza del territorio (nelle sue più varie specie, porcino compreso), con una ricca mostra micologica, una tradizionale escursione nei boschi a caccia di funghi, degustazioni e vendita di prodotti tipici.
Particolarmente suggestivi i riti della Settimana Santa serrese, tra cui spiccano la processione della Madonna dei Sette Dolori (Mercoledì Santo); la ricostruzione della deposizione di Gesù morto dalla Croce (Schiovazzioni), preceduta da una lenta processione, scandita dalla marcia funebre (Venerdì Santo); la processione del Signore Morto (Sabato Santo), sistemato su un letto sepolcrale (naca), allestito ogni anno in maniera diversa.
Qui ha il suo fascino persino la festa di Halloween, che secondo l’antropologo calabrese Luigi Lombardi Satriani sarebbe nata proprio a Serra San Bruno. Dove la sera del 1° novembre, da sempre, gruppi di bambini, con una zucca intagliata a mo’ di teschio e illuminata con una candela dall’interno, bussano alle porte per chiedere: «Mi lu pagati lu coccalu?» (Mi pagate il teschio?).