Paola è famosa nel mondo per aver dato i natali a San Francesco di Paola, Patrono della Calabria e della Gente di Mare. Festeggiato il 2 aprile e solennemente celebrato dalla sua città dall’1 al 4 maggio.
San Francesco nacque il 27 marzo 1416. Da genitori in età avanzata, che, attribuendo l’ormai inattesa nascita di un erede all’intercessione del Poverello di Assisi, indirizzarono il figlio alla vita religiosa francescana. Ma Francesco, dopo un esperimento di vita conventuale e un lungo pellegrinaggio tra Assisi, Loreto, Montecassino, Monteluco e Roma, si ritirò da eremita a Paola, in una proprietà familiare. La fama di questo monaco, dalla grossa corporatura, con capelli e barba lunghissimi, che aiutava i bisognosi, tuonava contro le ingiustizie e operava prodigi di ogni sorta, ben presto produsse l’istituzione dell’Ordine dei Minimi e conquistò persino i potenti. Il re di Napoli Ferdinando I d’Aragona, che inizialmente l’aveva bollato come sovversivo, lo ricevette con tutti gli onori, offrendogli, invano, un piatto di monete d’oro per costruire un convento a Napoli. Il re di Francia Luigi XI, colpito da ictus, scomodò finanche il papa per averlo al capezzale, mentre i suoi successori (la figlia reggente Anna di Beaujeu e, poi, il figlio, re Carlo VIII), eleggendolo a loro consigliere e direttore spirituale, lo trattennero in Francia fino alla morte. Sopraggiunta il 2 aprile 1507, a oltre 91 anni, presso Plessis-les-Tours. Francesco fu canonizzato già nel 1519, da papa Leone X. I suoi resti mortali in Francia vennero bruciati dagli Ugonotti e oltraggiati dai Rivoluzionari Francesi, prima di tornare a Paola, nel Santuario.
Il Santuario sorge in collina. Vi si accede tramite una strada scandita da tredici edicole musive dedicate ai miracoli di San Francesco, che conduce al grande piazzale panoramico del complesso, edificato a partire già dal 1435-1452. La basilica antica (XVI sec.), con una facciata in pietra tufacea, è in stile romanico; nel sobrio interno, a due navate, spicca la sontuosa cappella barocca che custodisce un busto argenteo e le reliquie del Santo, oltre a un dittico raffigurante San Francesco di Paola (di scuola napoletana) e un San Francesco d’Assisi di Dirck Hendricksz. Nel Santuario è, inoltre, possibile visitare le grotte dove visse il Frate, con la cappella originaria, che conserva alcuni suoi oggetti (la Corona del Rosario, lo scapolare con il cappuccio, le calze e i sandali, una pentola, la tunica interna, il mantello con cui attraversò lo Stretto di Messina). Il chiostro (XV e XVI sec.), con affreschi (XVII sec.) sulla sua vita, che accoglie ancora il suo roseto. La Via dei Miracoli, con il Macigno, trascinato fino al Santuario da un infermo che guarì strada facendo. La Fornace, dove il Santo rimase illeso dalle fiamme mentre la riparava e dove resuscitò un agnellino. L’edicola dell’Acqua della Cucchiarella, dove San Francesco fece sgorgare l’acqua e riportò in vita una trota. Il Ponte del Diavolo, costruito su richiesta del Santo da Satana, che chiese in cambio l’anima del primo passante e che, vedendo poi passare sul ponte solo un cane, picchiò sulla roccia, lasciandovi un’impronta. La Bomba lanciata dagli Angloamericani nell’agosto 1943 e rimasta miracolosamente inesplosa.
A Paola è ancora possibile visitare la Casa Natale di San Francesco. La costruzione, trasformata in chiesetta quando il Santo era ancora in vita, affrescata da Emilio Iuso, si trova in centro, nei pressi dell’Arco di San Francesco (XVI sec), parte dell’antica cinta muraria. Un arco caratterizzato da quattro feritoie, due ingressi laterali minori e sormontato da una veneratissima statua marmorea del Santo.