Gioia Tauro (Reggio Calabria) dà il nome a un Golfo e a una Piana (che rientra nel Parco Nazionale dell’Aspromonte). Nonché a un importante porto.
La città sorge sulle rovine dell’antica Metauros, importante polis della Magna Grecia, fondata dai Calcidesi di Zancle (Messina), su un terrazzo naturale (coincidente con l’odierno centro cittadino), in prossimità della foce del fiume Metaurus (l’attuale Petrace), intorno al VII secolo a.C.. Nel VI secolo a.C. passa sotto l’influenza della potenza magnogreca di Locri, che la chiama Matauros. Nel V entra nell’orbita di Reggio, altra corazzata magnogreca. Nel 201 a.C. vi s’insediano i Romani, ribattezzandola Metauria. Nel 568 d.C. è devastata dai Longobardi, che costringono molti degli ormai pochi abitanti alla fuga nell’omonima Piana. Nel 1574 viene acquistata all’asta dai Grimaldi (antenati dell’attuale famiglia reale monegasca), che ne conservano il possesso fino all’abolizione dei diritti feudali nel Regno di Napoli (1806), decretata dalle riforme napoleoniche.
Le testimonianze archeologiche di Metauros sono oggi custodite nel Museo Archeologico Metauros di Gioia Tauro (oltre che presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e il Metropolitan Museum di New York), insieme a rinvenimenti funerari di età romana, materiali ceramici di età medievale, vasellame databile tra il XIII secolo e il Rinascimento. Il Museo di Metauros è ospitato nel settecentesco Palazzo Baldari, proprio nel medioevale centro storico (X sec.). Il più vecchio quartiere cittadino, con splendidi palazzi ottocenteschi, denominato Piano delle Fosse perché percorso da un sistema di cunicoli sotterranei. Tra le attrattive locali si segnalano pure il neoclassico Duomo (1933) di Sant’Ippolito (Patrono della città). La Chiesa di Sant’Antonio (XI sec.). La Torre di Don Giacomo (XV sec.).
Gioia Tauro offre anche un mare pulito, pescoso, bordato di sabbia dorata e ben attrezzata. Uno splendido lungomare, da cui godere indimenticabili tramonti. I magici scenari del Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Tra i prodotti tipici di Gioia Tauro spiccano le lavorazioni in ferro battuto. L’olio ricavato dal cultivar Sinopolese. I funghi (freschi, secchi, sott’olio, in salamoia) e tartufi dell’Aspromonte. Formaggi (mozzarella, provola, ricotta infornata e affumicata, ricottone salato, formaggio di capra, pecorino con il pepe). Kiwi. Le Clementine di Calabria IGP con relativo miele. Tra i piatti tipici gioiesi si segnalano la famosa stroncatura, maccarruni i casa al sugo di salsiccia, stoccafisso alla reggina, costardelle fritte, frittelle di nannata, suffrittu, uova fritte e curcuci, favi a maccu.