In Calabria si possono raccogliere funghi sia d’estate che d’inverno, un po’ ovunque, e in particolare in Sila, nel Pollino, in Aspromonte, nelle Serre.
Sul territorio regionale crescono più di 3000 specie di funghi, come il porcino, in tutte le sue varietà (comune; estivo; nero; rosso); il rosito; il chiodino; il gallinaccio; il lanterna; il ganoderma lucidum; il grifola frondosa; il mazza di tamburo; l’ovolo buono; il pinarolo. Tutti di qualità eccellente. Ma anche specie killer, tant’è che è bene sempre far controllare il raccolto da veri esperti.
Per scoprire dove andare a funghi in Calabria basta consultare online i due manuali dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) dedicati alle specie fungine delle foreste naturali e delle zone rimboscate, e vari siti web.
I funghi in Calabria sono protagonisti di infinite ricette tradizionali, sia freschi (fritti, trifolati, ripieni, alla brace, al forno, utilizzati in sughi e farciture) che conservati (secchi, sott’olio, in salamoia, trasformati in salse e paté), e di tantissime sagre (a Camigliatello Silano, Mammola, Gambarie…).
La raccolta dei funghi in Calabria è subordinata a un’apposita autorizzazione (tessera amatoriale, professionale, a fini scientifici; permesso micologico turistico), con relativi limiti di peso giornalieri (10 Kg per la professionale; 3 Kg per l’amatoriale e il permesso turistico) e obblighi di legge (è vietato raccogliere funghi di specie rara, di piccole dimensioni, nelle ore notturne, nelle zone protette).