CASOLE BRUZIO

Casole Bruzio (Cosenza) è un caratteristico borgo della Presila cosentina.

Fu fondato (III-II sec. a.C.) dai Bruzi, con il nome di Triginta Casulae, sul territorio attualmente occupato anche da Trenta. Si sviluppò dal 986 in avanti, con l’arrivo dei profughi cosentini scappati dalla Città dopo la seconda invasione dell’emiro Abulcasimo, come, del resto, tutti i cosiddetti “Casali di Cosenza” (i comuni dell’hinterland cosentino). Nel 1820 divenne comune autonomo. Nel 1864 assunse l’attuale denominazione. Nel 2017 confluì nel nuovo comune di Casali del Manco, insieme a PedaceSerra PedaceSpezzano Piccolo e Trenta.

Nel patrimonio storico-artistico casolese si distingue la Chiesa della Patrona S. Marina (XI sec., rifatta nel ‘700), che conserva le reliquie della Santa, di S. Antonio di Padova e S. Andrea di Avellino; una notevole statua lignea di S. Marina (XVIII sec.); un particolarissimo organo a canne (1694) che ne riproduce il monogramma; una raccolta di documenti e Bolle papali, un’altra di antichi messali e libri liturgici (XVII sec.). Notevole pure la Chiesa della Madonna del Soccorso (1525), costruita dal priore florense Francesco Notarianni da Casole; al suo interno, un crocifisso ligneo del ‘500, quadri del napoletano Luigi Velpi, sculture bellissime.

Casole Bruzio  è terra di castagne (da gustare essiccate, arrostite, lessate, candite, trasformate in gelati e frittelle, pani e dolci vari) e zona produttiva del Donnici DOC, della patata della Sila IGP, dei Fichi di Cosenza DOP (con relativi miele e crocette), del caciocavallo silano DOP, del prosciutto crudo della Sila. Qui si possono, inoltre, acquistare conserve di olive, peperoni, melanzane, funghi (secchi, sottolio e in salamoia, trasformati in salse e paté), prodotti artigianali in legno, ferro, ceramica, tessuto (di lana, lino, seta, ginestra). E assaggiare squisite pietanza a base di bovino podolico calabrese e maiale nero di Calabria, di patate, funghi (arrostiti, fritti, trifolati, al forno, ripieni) di vari tipi (porcini, rositi, ovuli, spugnole, mazze di tamburo, galletti) e tartufi. Il piatto tipico casolese è la coccìa.

 

 

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