BUONVICINO e l’Artusi del Sud

Buonvicino è la patria del duca Ippolito Cavalcanti (XVIII-XIX sec.), celebre gastronomo dei Borboni, autore di un famoso libro di cucina (con circa mille ricette). E il paese si rivela degno rappresentante dell’Artusi del Sud d’Italia con la sua ottima cucina tradizionale, fortemente legata alle festività liturgiche. Per esempio, il 17 settembre, quando, durante la grande festa patronale, San Ciriaco ritorna in processione alla sua Grotta e si pasteggia nei boschi, si mangiano fusilli con sugo di capraspezzatino e trippa di capra, baccalà e peperoni fritti. A Pasquetta, pasta al forno, capretto al forno con patate, frittata di asparagi selvatici (espressione di un territorio ricco di piante spontanee officinali, aromatiche e edibili). A Natale, chinulezeppole e cannariculi. Tra i prodotti tipici buonvicinesi spiccano il fagiolo a Falce (o fagiolo Corno di Capra) della Valle del Lao. Il miele di Erica multiflora dell’Alto Tirreno Cosentino. I fichi (freschi, secchi e lavorati). Il vino IGT Calabria, il delizioso vino locale, l’olio di Calabria IGP. Il cedro e il peperoncino della Riviera dei Cedri. Le bontà del Pollino, come salumi (prosciutto, capocollo, pancetta, salciccia, soppressata) e prodotti della macellazione casalinga del maiale. Formaggi (provola, burrino, pecorino, caciocavallo, cacioricotta, ricotta affumicata e infornata, felciata, giuncata, paddaccio). Funghi (freschi, secchi, sott’olio, in salamoia). Tartufi. Il vino di Verbicaro (Bianco DOC, Rosato IGT, Rosso DOC).

 

 

 

 

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