Trenta (Cosenza) è un pittoresco centro dell’alta Valle del Crati, posto alle pendici silane cosentine, tra le valli dei torrenti Cardone e Caricchio.
Il paese, fondato (III-II sec. a.C.) dai Bruzi, con il nome di Triginta (“trenta” in latino) Casulae, sul territorio attualmente occupato anche da Casole Bruzio, si sviluppò con l’arrivo dei profughi scappati da Cosenza per sfuggire alla seconda invasione dell’emiro Abulcasimo (986). Divenne comune autonomo nel 1820 e nel 2017, unendosi a Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace e Spezzano Piccolo, creò il nuovo comune di Casali del Manco.
Del suo ricco patrimonio artistico ecclesiastico segnaliamo la Chiesa di S. Pietro Apostolo (XV sec.), affiancata da un’imponente torre campanaria e con opere di Antonio Granata e Raffaele Rinaldi. Quella dell’Assunta (XV-XVI sec.), che vide gli studi del famoso ‘parroco scienziato’ trentese Antonio Proviero, con un’Assunta tra i SS. Pietro e Paolo (1649) di Daniele Russo e interessanti opere del Settecento e Ottocento, spesso realizzate da maestranze locali. Così come la Chiesa di S. Nicola di Bari (XVII sec.) e la Chiesetta dell’Immacolata (XVI-XVII sec.).
Trenta (celebre per il suo caratteristico Presepe Vivente) produce olive da olio e da tavola, fichi (pure essiccati), uva (anche vinificabile) e ricade nella zona di produzione del vino Donnici DOC, della patata della Sila IGP, del caciocavallo silano DOP. Qui si possono assaggiare dolci antichi (pitta ‘mpigliata, mastazzuoli, turdilli, susumelle… ). Squisite pietanze a base di patate, di bovino podolico calabrese, maiale nero di Calabria, di funghi (fritti, arrostiti, trifolati, ripieni, al forno) di ogni specie (rositi, ovuli, porcini, spugnole, mazze di tamburo, galletti) e, persino, di tartufi. Ottimi formaggi (provola, burrino, mozzarella, giuncata di vacca, stracciatella, ricottone salato, ricotta fresca e infornata, pecorino con il pepe, formaggio di capra) e salumi (prosciutto crudo della Sila; pancetta, salsiccia, soppressata e capocollo DOP). Conserve varie (melanzane e peperoni sottolio; olive; funghi sottolio e in salamoia, trasformati in salse e paté).