Serra Pedace (Cosenza) è un borgo della Presila cosentina, incluso nel Parco Nazionale della Sila, che comprende il monte Botte Donato (1928 m), la cima silana più alta, da cui partono due piste da sci alpino (2,2 km; 800 m, di solito innevata fino a aprile/maggio) e una di fondo (un tracciato che collega il Botte Donato a Monte Curcio, attraversando la spettacolare Strada delle Vette). Nonché il lago artificiale Ariamacina (1,2 Km2), un importante sito di sosta migratoria, Oasi Naturalistica di Legambiente.
Serra Pedace, come tutti i cosiddetti “Casali di Cosenza” (i comuni dell’hinterland cittadino), si è popolato intorno al 986, con l’arrivo degli abitanti di Cosenza fuggiti dalla seconda invasione dell’emiro Abulcasimo. Dal 2017 il paese (assieme ai comuni di Casole Bruzio, Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta) è diventato frazione del nuovo comune di Casali del Manco.
Tra le testimonianze storico-artistiche serritane spiccano le chiese di S. Donato (1564, ristrutturata nel 1800), con opere di Settimio Tancredi, Cristoforo Santanna, Giuseppe Leonetti, Gaetano Bellizzi, e dell’Immacolata (1542, rimaneggiata nel Settecento), con una Madonna del Rosario del pittore arbëreshë Raffaele Vincenzo Barone. Le chiesette di S. Maria di Costantinopoli (XVII sec.) e di S. Giovanni (XIX sec.). I ruderi del monastero domenicano (XVI sec.). Antichi palazzi (Mollo-Adami, Roberti, Campagna). Il fiabesco villaggio di Silvana Mansio, con le sue casette in legno colorato. La stazione ferroviaria, la più alta (oltre 1.400 m s.l.m.) a scartamento ridotto (950 mm) d’Europa, capolinea del caratteristico Treno della Sila, diretto a Moccone (fraz. di Spezzano della Sila), con sosta a Camigliatello Silano.
La cucina tipica di Serra Pedace offre la tradizionale coccìa, oltre a gustose pietanze a base di maiale nero di Calabria e bovino podolico calabrese, di patate della Sila IGP, funghi (fritti, arrostiti, trifolati, ripieni, al forno, ma anche sottolio e in salamoia, trasformati in salse e paté) di vari tipi (porcini, rositi, ovuli, spugnole, mazze di tamburo, galletti) e, finanche, di tartufi.
Tra le specialità serritane occorre ricordare le famose castagne (da gustare bollite, arrostite, essiccate, candite, trasformate in frittelle e gelati, in pane e dolci vari). I formaggi (provola, burrino, mozzarella, giuncata di vacca, stracciatella, ricottone salato, ricotta fresca e infornata, pecorino con il pepe, formaggio di capra, il famoso caciocavallo silano DOP). Tutti i salumi calabresi DOP (soppressata, salsiccia, pancetta), nonché il saporitissimo prosciutto crudo della Sila.