Camigliatello Silano (Cosenza) sorge nel comune di Spezzano della Sila, nel Parco Nazionale della Sila, ai piedi del monte Curcio.
Camigliatello (1270 m. s.l.m.), circondato da fitti boschi di faggi e pini larici (alcuni tutelati dalla Riserva Naturale Biogenetica Tasso), grazie alla sua posizione e alla qualità delle sue strutture ricettive, di ristoro e ricreative, è una delle più famose località turistiche montane del Sud Italia, con infinite occasioni di sport e divertimento, sia d’inverno che d’estate.
La sua vocazione turistica si esprime specialmente nel periodo invernale, disponendo del moderno impianto di risalita di Monte Curcio (1768 m), con due piste per sci alpino, una rossa (2.050 m) e una blu (2.220 m), dotate di innevamento programmato e di campo scuola, ideali per escursioni con ciaspole, motoslitte, quad e vicinissime agli impianti di Lorica e Carlomagno. D’estate, quando qui la temperatura fresca offre riparo alla calura della costa, si pratica ogni tipo di sport all’aria aperta, dalle passeggiate alla mountain bike, all’equitazione, fino agli sport alpinistici e fluviali. Del resto il territorio è pieno di sentieri affascinanti, come quello “Croce di Magara – Macchiasacra – Impianti Tasso” e quello “Impianti Tasso – Monte Scuro – Rifugio CAI Fondente“. Come il sentiero arcobaleno (2,5 km; difficoltà media; tempo di percorrenza 80 minuti), il sentiero salute (2 km; difficoltà medio-alta; tempo di percorrenza 70 minuti), il sentiero delle fontane (3,2 km; difficoltà medio-alta; tempo di percorrenza 110 minuti), ricompresi nell’area protetta di un bel parco fluviale. Tra le attrazioni del posto c’è anche uno storico trenino a vapore, che attraversa il Parco Nazionale della Sila, su una linea a scartamento ridotto. E il Museo narrante dell’emigrazione.
In paese svetta la chiesa dei Santi Biagio e Roberto (1931), perfettamente integrata con il paesaggio, perché costruita prevalentemente in legno di pino, anche all’interno (altare, fonte battesimale) e impreziosita da un grande mosaico di Ugolino da Belluno.
Passeggiando per Via Roma, il corso principale cittadino, si possono acquistare i preziosi frutti dell’artigianato locale (tessuti, corredi, arazzi, tappeti, manufatti in legno) e innumerevoli prodotti tipici. Soprattutto salumi (pancetta, salsiccia, soppressata, capocollo, il rinomato prosciutto crudo della Sila). Formaggi (il celebre Caciocavallo Silano DOP, provola, ricottone salato, ricotta fresca e infornata, burrino, mozzarella, giuncata di vacca, stracciatella silana, pecorino con il pepe, formaggio di capra). Funghi di ogni specie (rositi, ovuli, porcini, spugnole, mazze di tamburo, galletti), freschi e lavorati (secchi, sottolio, in salamoia, trasformati in salse e paté), celebrati dalla famosa Sagra del Fungo (ottobre). Castagne (anche candite, sciroppate, trasformate in dolcetti e liquori). Fichi secchi glassati, intrecciati, a crocette. Le saporite patate della Sila IGP.
Davvero indimenticabili le soddisfazioni della tavola camigliatellese, a base di golose ricette silane (rigatoni, fusilli, tiella, braciole e braciolone, capretto, salsicce e carni alla brace…) e dolci antichi (pitta ‘mpigliata, mastazzuoli, turdilli, susumelle… ), che ti sorprende con squisite semplicità come i cullurielli e la scirubetta.