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Reggio Calabria è celebre nel mondo per i Bronzi di Riace. Le favolose statue di due fieri guerrieri, alte quasi 2 metri (1,98 e 1,97 m.), ritrovate (in eccezionale stato di conservazione) nel 1972 (dal fotografo romano Stefano Mariottini), a 200 m. dalla costa di Riace Marina ( e a 8 m. di profondità), divenute […]

Sulle tavole cosentine regnano lasagne, pasta al forno, pasta alla Giancaleone, pasta e patate alla cosentina, lagane (tagliatelle) e ceci, costolette di agnello alla cosentina, mazzacorde alla cosentina (involtini di interiora di agnello o capretto), baccalà alla cosentina, patate ‘mpacchiuse, cuddruriadri (crespelle fritte, dolci o salate, eventualmente arricchite con ‘nduja o alici salate). Ottimi i

Cosenza è dominata dall’imponente e panoramico Castello normanno-svevo, edificato dai saraceni sui ruderi dell’antica rocca bruzia; trasformato in roccaforte da Ruggero il Normanno e completamente ristrutturato da Federico II di Svevia. Nel suo centro storico, considerato uno dei più belli d’Italia, sorgono la Cattedrale (XI sec.), “Patrimonio testimone di una cultura di pace dell’Unesco”, con il quadro

Tra le principali opere d’arte di Cosenza c’è, senz’altro, la Stauroteca o “Croce bizantina” e etimologicamente “Reliquario della Vera Croce” (dal greco stauròs/croce e heke/raccolta). Una reliquia del legno della Croce di Cristo custodita in una croce in oro sbalzato, filigrana a vermicelli, smalto, adamantini e cristallo di rocca, realizzata alla fine del XII secolo,

A sud di Catanzaro sorge Catanzaro Lido (Bandiera Blu), frequentata stazione balneare, ricompresa nella splendida Costa degli Aranci. E il Parco Archeologico di Scolacium (Borgia), che racconta la storia della città magnogreca di Skylletion, divenuta poi la prospera colonia romana di Scolacium. A nord di Catanzaro c’è la Sila, con i suoi boschi, il suo fascino

Nel pittoresco centro storico di Catanzaro, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e dei Santi Pietro e Paolo, costruita dai normanni e ricostruita nel dopoguerra, custodisce, tra l’altro, un interessante gruppo marmoreo della Madonna col Bambino (1595); il ricco Tesoro del Capitolo, con oggetti sacri di valore (XVIII sec.); il prezioso busto reliquiario di San

Catanzaro venne fondata dai Bizantini, alla fine del IX secolo, come borgo fortificato contro i saraceni, ma questa zona fu abitata fin dall’età del Ferro, da una popolazione che, adorando il simulacro di un vitello, forse originariamente si chiamò “Vituli”, per poi derivare il nuovo nome di “Itali” dal termine “italós”(ovvero “toro” tanto in greco

Cassano allo Ionio fu il primo insediamento umano della Sibaritide (tra i primi dell’Italia Meridionale), abitato già dal Neolitico, come conferma il ritrovamento di utensili e ceramiche nelle spettacolari Grotte di Sant’Angelo. Qui gli Enotri fondarono Cossa, molti anni prima che gli Achei edificassero, verso il 710 a.C., nelle vicinanze, l’antica Sibari (oggi frazione cassanese).

Locri discende da Locri Epizefiri, una delle principali polis della Magna Grecia, fondata intorno al 673 a.C., da coloni provenienti dalla Locride, una regione povera dell’antica Grecia. Prima, nella cosiddetta protostoria, questo territorio faceva parte dell’Italia (denominazione che poi si estenderà a tutta la penisola italica, con l’avanzare della conquista romana), una regione che si

Rosarno discende dalla colonia magnogreca di Medma, fondata (VI sec. a.C.) dalla potentissima Locri, vicino alla foce del fiume Mésima (da cui forse la polis prese il nome). Più tardi i Locresi, sempre nella valle del Mésima (importante asse fluviale del versante tirrenico, dotato probabilmente di un piccolo porto), fondano Hipponion (odierna Vibo Valentia). Insieme a

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