Il centro storico di San Nicola Arcella, quasi interamente lastricato in pietra e istoriato con bassorilievi sulla sua storia, è un intrico di piazzette, palazzotti signorili e vicoletti, che portano tutti alla Chiesa parrocchiale di San Nicola da Tolentino (XVII sec.), Patrono del paese. La Chiesa, dotata di ben due torri campanarie, sorta come cappella […]
Cosenza
La nascita di San Nicola Arcella è collegata a Lavinium, l’antica città romana fondata alla foce del fiume Lao, nei pressi di Scalea, dopo la distruzione di Laos (l’importante polis della Magna Grecia sorta nell’attuale territorio di Marcellina, frazione di Santa Maria del Cedro). Infatti gli abitanti di Lavinium, in epoca greco-bizantina, per sfuggire alla malaria e alle incursioni saracene, si rifugiarono sulle alture
Scalea è una famosa località balneare adagiata sulle fantastiche colline calabresi, e questo le permette di offrire anche a tavola un intrigante assortimento di delizie Mare e Monti… Tra i prodotti tipici locali possiamo, infatti, ricordare i salumi (salsiccia, capocollo, pancetta, soppressata). Le conserve (rosamarina, alici salate, pepate, marinate, sarde salate, pomodori secchi, pomodori secchi sott’olio,
Scalea, arroccata da secoli su uno sperone roccioso, si è sviluppata lungo la costa della splendida Riviera dei Cedri negli anni Sessanta. La città, animata da una vivace movida diurna e notturna, vanta un litorale di circa 8 chilometri, ampio e sabbioso, interrotto dall’isolotto ormai arenato di Torre Talao, indiscusso simbolo cittadino, ricco di storie
Il centro storico di Scalea è un intrico di vicoli, portici e suppuorti (brevi gallerie tra le case addossate l’una all’altra, per difesa). Arroccato su uno sperone roccioso. Attraversato da una scalinata e una rete di scalini. Sovrastato dai ruderi del Castello, una fortezza edificata dai Normanni (su una rocca longobarda), poi restaurata da Svevi, Angioini,
Scalea ha origini antichissime, come dimostrano i reperti paleolitici rinvenuti nell’area di Torre Talao (divenuta, perciò, uno dei più importanti complessi musteriani calabresi); l’insediamento indigeno-enotrio (VI sec. a.C.) scoperto in località Petrosa; i numerosi ruderi di ville sparse sul territorio, in età imperiale, dalla colonia romana di Lavinium. Città nata alla foce del fiume Lao (nei
San Nicola Arcella (Cosenza) è una famosa località balneare della Riviera dei Cedri, posta su una baia incastonata nella roccia, a 110 metri s.l.m.. Un delizioso borgo marinaro dai panorami mozzafiato. Circondato di ulivi, macchia mediterranea e qualche raro esemplare di Primula di Palinuro. La nascita di San Nicola Arcella è collegata a Lavinium, l’antica città
Orsomarso (Cosenza) è un piccolo borgo montano della Riviera dei Cedri, che sorge nella Valle del fiume Argentino, gemma del Parco Nazionale del Pollino, riconosciuta Sito di interesse comunitario, Riserva Naturale Orientata e Geosito UNESCO. Orsomarso dà il nome a una catena montuosa, che con il Cozzo del Pellegrino sfiora i 2000 metri. E deve
San Sosti (Cosenza) è un caratteristico borgo del Parco Nazionale del Pollino, che deve la sua fama al Santuario della Madonna del Pettoruto, uno dei più noti luoghi sacri della Calabria. Il paese nasce verso il Mille, attorno al monastero basiliano di San Sozonte, in una zona comunque frequentata sin dall’Età del Bronzo, come attestano le
Rossano (Cosenza) è un rinomato centro turistico, incastonato tra i primi speroni della Sila Greca e lo Ionio della Costa degli Achei. Il suo nome deriverebbe dai termini greci rusion (“che salva”) e akron (“promontorio”); in effetti il nucleo storico rossanese si è sviluppato in collina, lontano dalla malaria e dalle incursioni saracene del litorale,