COSTA VIOLA

La Costa Viola si estende per circa 35 km davanti allo Stretto di Messina e comprende i comuni di Bagnara Calabra, Villa San Giovanni, Palmi, Scilla e Seminara. Deve il suo nome all’incredibile colore che assume al tramonto, abilmente descritto da Platone («Ogni cosa si tinge con le diverse tonalità del colore viola, dando vita ogni sera, con i suoi spettacolari riflessi, a una visione sempre nuova»). Per la sua particolare bellezza lo scrittore palmese Leonida Repaci l’ha ribattezzata “Piccolo Paradiso“.

Qui il mare, percorso dalle correnti dello Stretto, è sempre fresco, cangiante, cristallino e custodisce un ecosistema ancora intatto, ricco di colonie corallifere (corallo bianco a Palmi; raro corallo nero a Scilla) e reperti storici (nei fondali della Pietrosa, di Pietra Galera, di Capo Barbi a Palmi; di Cala Janculla a Seminara). Sul litorale, a tratti roccioso, si aprono incantevoli grotte, scogliere e insenature, come la magnifica Cala Janculla di Seminara. La strada costiera si fa largo tra antichissimi terrazzamenti agricoli e macchia mediterranea. All’orizzonte si stagliano le isole Eolie.

Palmi troneggia su una granitica costa piena di anfratti e insenature (grotta dello Sparviero, delle Sirene; Scoglio dell’Ulivo; spiaggia della Marinella, della Tonnara, di Pietrenere e Scinà), su un mare turchese, brulicante di vita (dentici, grosse cernie, murene, piccoli crostacei, gorgonie, caratteristiche paramuricee bianche o rosse), nei pressi del monte Sant’Elia. L’ultimo sperone dell’Aspromonte (noto come “Balcone sul Tirreno” per il suo panorama), uno dei principali luoghi di sosta europei per la fauna migratoria, percorso da affascinanti itinerari di trekking, come il sentiero del Tracciolino, sospeso sulla roccia.

Ma tra le attrazioni palmesi spiccano anche le grotte neolitiche dell’insediamento rupestre monastico-basiliano di Tarditi; la cripta paleocristiana (IV sec.) e la chiesa del Complesso di San Fantino nel Parco Archeologico di Tauriani; l’antichissimo rito della Varia (ultima domenica di agosto), Patrimonio Unesco. Per Bagnara Calabra, dalle celebri spiagge di finissima sabbia bianca, è d’obbligo ricordare le grotte naturali (grotta del Monaco, delle Rondini); le antiche chiese (Maria SS. del Monte Carmelo, Maria SS. del Rosario); Villa De Leo; il Castello Ducale dei Ruffo; la Torre Ruggiero, che domina lo storico rione dei pescatori; il pittoresco mercato del pesce. Scilla è, invece, famosa per i tramonti sullo Stretto di Messina e numerosi siti d’immersione; per il Castello Ruffo, arroccato sul mitico promontorio Scillèo, descritto da Omero nell’Odissea; per Chianalea, antico quartiere di pescatori, chiamato “Piccola Venezia” per le sue coloratissime case costruite sugli scogli. A Villa San Giovanni, infine, il Mar Tirreno si unisce allo Ionio e si registra la distanza minima tra Calabria e Sicilia, in frazione Cannitello, noto centro balneare, che offre ai visitatori una notevole quantità e qualità di pesci (perfino abissali), antichi relitti e fondali lussureggianti. Su tutto regna il fascino della Fata Morgana, lo spettacolare miraggio (apprezzabile soprattutto dal lungomare tra Villa San Giovanni e Cannitello) che ‘magicamente’ avvicina la costa siciliana, deformandone le costruzioni.

Tra le infinite bontà culinarie della Costa Viola, regno del pesce spada (pescato ancora con le imbarcazioni tradizionali, costituite da alte torri per l’avvistamento dei pesci e da lunghe passerelle per catturarli) e anche del tonno, troviamo, ad esempio, pasta con la scuzzetta e curitta (saporitissime parti dello spada); parmigiana (o mille foglie) di spada; pesce spada alla bagnarota; tonno alla calabrese; il panino con il pesce spada grigliato (recente trovata street food locale che è già un simbolo di Scilla). Ma anche cotolette, polpette e involtini di spatola, alici chini al pomodoro. E tagliatelle alla reggina, peperoni ripieni, olive farcite (con carne macinata, uova, parmigiano, noce moscata, prezzemolo, buccia di limone), impanate e fritte. Tra i prodotti tipici locali segnaliamo il rinomato torrone di Bagnara. I vini Costa Viola IGP, nelle varie tipologie (Bianco, Rosso, Rosato, Novello Rosso e Novello Rosato). La rosamarina (salsa piccante di bianchetti). Il Bergamotto di Reggio Calabria – Olio essenziale DOP, con tutte le sue ricette e declinazioni. Il raro verdello, una varietà di limone estivo particolarmente dolce e succosa, coltivata nella frazione scillese di Favazzina e in Sicilia. Le splendide ceramiche di Seminara.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto