La Calabria è una terra ricca di risorse naturali, al centro del Mediterraneo e, perciò, abitata sin da tempi remoti e da sempre crocevia di popoli diversi. Una grande storia, che la Ciclovia dei Parchi della Calabria, con il suo ideale andamento lento, consente di scoprire in tutto il suo fascino.
Il percorso della Ciclovia parte dal Parco Nazionale del Pollino, abitato sin dalla preistoria (come documenta la Grotta del Romito di Papasidero) e incrocia, ad esempio, paesi di epoca romana, quale Morano Calabro o di età longobarda, come Laino Castello oppure i centri abitati dalle comunità arbëreshë (discendenti dei profughi e combattenti albanesi migrati in Calabria a partire dal Quattrocento), quali Frascineto, Civita, Firmo, Lungro, Acquaformosa, che conservano, più o meno, lingua, costumi e fede originari (come testimoniano la Cattedrale di S. Nicola di Mira di Lungro, sede di un’importante eparchia e la Chiesa di S. Giovanni Battista di rito bizantino a Acquaformosa); famosi centri della Cristianità, quali i Santuari di Santa Maria delle Armi a Cerchiara di Calabria (con la miracolosa Madonna nera) e della Madonna del Pettoruto a San Sosti. A Tarsia, infine, sorge il più grande campo di internamento fascista d’Italia, con relativo Museo della Memoria.
Proseguendo nel Parco Nazionale della Sila, riserva di legname della Magna Grecia e dell’Antica Roma, antropizzata sin dalla preistoria (come testimonia il villaggio neolitico emerso sulle sponde del lago Cecita), valorizzata dai mitici monaci basiliani (che nel medioevo vi costruirono grange, monasteri, abbazie, quali la rossanese Santa Maria del Patire, facendo la fortuna di intere comunità), troviamo l’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore (costruita nel Duecento, a poca distanza dal protocenobio voluto da Gioacchino da Fiore e distrutto da un incendio nel 1214); il Santuario di Sant’Umile (fondato dal Beato Pietro Cathin, discepolo di San Francesco d’Assisi) a Bisignano; Tiriolo (borgo medievale abitato sin dal neolitico e fondato dai Greci); Taverna (che nel Museo Civico raccoglie tante opere del suo illustre concittadino Mattia Preti).
Nel Parco Regionale delle Serre la Ciclovia incrocia Monterosso (borgo di origine medievale, con un’antica miniera di grafite dismessa e il Museo multimediale delle Serre Calabresi); San Nicola da Crissa (“il balcone delle Calabrie”); Torre di Ruggiero (paese di fondazione normanna, con il Santuario della Madonna delle Grazie, detto il “Lourdes delle Serre”); Serra San Bruno (con la Certosa, il primo monastero certosino d’Italia, fondato da San Bruno di Colonia, che riposa nel vicino Santuario di Santa Maria del Bosco); Soriano Calabro (con i maestosi ruderi del Convento domenicano distrutto dal terremoto nel 1783); Mongiana (con le Reali Ferriere borboniche; con la Ferdinandea, una vasta tenuta borbonica, con annessa ferriera, compresa anche nei Comuni di Bivongi, Brognaturo, Serra San Bruno e Stilo, dove spicca la celebre Cattedrale).
Nel Parco Nazionale dell’Aspromonte la Ciclovia attraversa Fabrizia, il Passo del Mercante, i Piani di Zervò (con l’ex sanatorio Vittorio Emanuele II). Poi, proseguendo in direzione Gambarie/mar Tirreno, si incrociano i sentieri dei briganti (che conducono sulla panoramica vetta del Montalto, la principale cima aspromontana) e (nella secolare pineta di Sant’Eufemia di Aspromonte) il gigantesco albero a cui si appoggiò Garibaldi ferito (il 29 agosto 1862), con annesso mausoleo in memoria; proseguendo verso lo Ionio si incontra, invece, il Santuario della veneratissima Madonna di Polsi (862 m s.l.m.), “A’ Madonna dâ Muntagna”. L’ultimo tratto della Ciclovia conduce, infine, dallo splendido Monte Basilicò a Reggio Calabria (una delle più antiche città d’Europa, custode dei Bronzi di Riace).
Tramite la Ciclovia dei Parchi è, inoltre, possibile intercettare percorsi storici di grande fascino, come il Cammino Basiliano (73 tappe; oltre 1000 km di sentieri sulle tracce dei monaci basiliani); il Cammino di San Francesco di Paola (San Marco Argentano-Paola); il Cammino di Gioacchino da Fiore (Abbazia di Santa Maria di Corazzo/Carlopoli-San Giovanni in Fiore); il Sentiero dell’Inglese (tracciato da Edward Lear); il Sentiero dei Briganti (Gambarie-Stilo); il “Sentiero Italia” calabrese del CAI (che, in 31 tappe, permette di percorrere l’intero crinale appenninico della Regione).