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Soriano Calabro (Vibo Valentia) sorge sul versante tirrenico delle Serre vibonesi, a circa 300 metri s.l.m. e a pochi chilometri da Serra San Bruno. Il paese deve la sua fama al Convento di San Domenico di Guzman, sacerdote castigliano (1170 – 1221) fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori, detti comunemente Domenicani. Probabilmente Soriano è stato fondato […]

Serra San Bruno nasce con l’arrivo del monaco tedesco Bruno di Colonia, teologo e docente di Filosofia di nobili origini, già fondatore dell’Ordine Certosino a Saint-Pierre-de-Chartreuse (da cui deriva il termine Certosa), in Francia e consigliere di papa Urbano II (suo ex allievo), che a un certo punto lo chiama a Roma. Poi il Papa è

Parghelìa (Vibo Valentia) è una rinomata località turistica della Costa degli Dei. Arroccata sul versante settentrionale del monte Poro, a 80 metri s.l.m., offre indimenticabili tramonti e uno splendido panorama sulle Eolie e il litorale tirrenico vibonese. Parghelia nasce in un’area già abitata in età romana, probabilmente ad opera di profughi albanesi, in epoca normanna.

Briatico (Vibo Valentia) è una rinomata località turistica della Costa degli Dei, arroccata su un promontorio, a 50 metri di altezza. Affacciata sul Golfo di Lamezia Terme e sull’arcipelago delle Eolie. Probabilmente la cittadina è stata fondata da Locri Epizefiri, grande potenza della Magna Grecia, su un territorio abitato fin dall’età del Rame (come dimostrano i

Tropea (Vibo Valentia), arroccata sull’orlo occidentale del promontorio granitico del Poro (61 m s.l.m), lungo la Costa degli Dei, è inserita tra i “Borghi più Belli d’Italia” ed è Bandiera Blu. Il suo territorio, ricco di reperti archeologici, fu abitato sin dall’Età del Bronzo e, poi, sottomesso da popolazioni di stirpe italica e brettia, da Greci, Romani,

Pizzo (Vibo Valentia) è una celebre località turistica della Costa degli Dei, che rientra nel Parco Naturale Regionale delle Serre. Un antico borgo marinaro, in cima (‘pizzo’) a un promontorio tufaceo, a picco sul Tirreno. La città, nata probabilmente sulle rovine di Napitia, colonia focese, fu distrutta intorno al 300 d.C. e rifondata, nella posizione

Rossano (Cosenza) è un rinomato centro turistico, incastonato tra i primi speroni della Sila Greca e lo Ionio della Costa degli Achei. Il suo nome deriverebbe dai termini greci rusion (“che salva”) e akron (“promontorio”); in effetti il nucleo storico rossanese si è sviluppato in collina, lontano dalla malaria e dalle incursioni saracene del litorale,

Corigliano Calabro (Cosenza) sorge in collina, ai piedi della Sila Greca e si allunga fino alla Costa degli Achei, sul Mar Ionio. Dal 31 marzo 2018 è frazione del comune di Corigliano-Rossano. La città ha origini preistoriche, come dimostrano i siti archeologici in località Favella della Corte (uno degli insediamenti neolitici più antichi d’Europa), Rosa Russa,

Paola (Cosenza) è una località balneare della Riviera dei Cedri, nota in tutto il mondo per il Santuario di San Francesco. La città, tra il IV e il III secolo a.C., fu soggetta a Clampetia (Amantea), ex polis della Magna Grecia finita in mano bruzia e, dopo la seconda guerra punica (219-201 a.C.), fu conquistata, insieme

Cetraro (Cosenza), abbarbicata su un panoramico sperone roccioso, con la sua frazione Marina si spinge fino al mare della splendida Riviera dei Cedri. Ed è forse proprio dal cedro (“Citrus medica”), prodotto in abbondanza nella zona, che deriva il suo nome. Molti studiosi la identificano con l’antica Lampetia, città della Magna Grecia. In verità Cetraro fu, probabilmente,

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