Reggio Calabria

Bagnara Calabra (Reggio Calabria) è una nota località balneare “incastonata a guisa di anfiteatro tra i contrafforti dell’Aspromonte” (scriveva Edward Lear) che degrada verso lo splendido mare della Costa Viola. Il paese, premiato con la Bandiera Blu e le 3 Vele di Legambiente e Touring Club Italiano, dotato di un bel lungomare e un porticciolo turistico, […]

Scilla (Reggio Calabria) è una rinomata località turistica della Costa Viola, che rientra nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Un posto mitico secondo Omero,  abitato dalle sirene, ma anche da Scilla e Cariddi, i terribili mostri marini incontrati da Ulisse di ritorno a Itaca. Indissolubilmente legato alla sua strategica posizione sullo Stretto di Messina e alle sorti

La costa reggina è il regno del pesce spada, che viene cucinato in svariati modi (pasta al ragù di pesce spada; pesce spada alla reggina, alla ghiotta e al salmoriglio; involtini e parmigiana di pesce spada…). Tra le tante specialità marinare locali segnaliamo pure spaghetti con le alici e ai ricci di mare; linguine con le sarde e

Reggio Calabria è celebre nel mondo per i Bronzi di Riace. Le favolose statue di due fieri guerrieri, alte quasi 2 metri (1,98 e 1,97 m.), ritrovate (in eccezionale stato di conservazione) nel 1972 (dal fotografo romano Stefano Mariottini), a 200 m. dalla costa di Riace Marina ( e a 8 m. di profondità), divenute

Locri discende da Locri Epizefiri, una delle principali polis della Magna Grecia, fondata intorno al 673 a.C., da coloni provenienti dalla Locride, una regione povera dell’antica Grecia. Prima, nella cosiddetta protostoria, questo territorio faceva parte dell’Italia (denominazione che poi si estenderà a tutta la penisola italica, con l’avanzare della conquista romana), una regione che si

Rosarno discende dalla colonia magnogreca di Medma, fondata (VI sec. a.C.) dalla potentissima Locri, vicino alla foce del fiume Mésima (da cui forse la polis prese il nome). Più tardi i Locresi, sempre nella valle del Mésima (importante asse fluviale del versante tirrenico, dotato probabilmente di un piccolo porto), fondano Hipponion (odierna Vibo Valentia). Insieme a

Gerace, che rientra nella Costa dei Gelsomini, nella Comunità Montana della Limina, nell’area della Locride e dello Zomaro, nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, possiede un patrimonio enogastronomico invidiabile. Tra i prodotti tipici geracesi vanno citati l’olio extra vergine di oliva della Locride, ricavato dall’oliva Grossa di Gerace, ottima anche conservata (in salamoia, schiacciata). I vini Locride

L’incantevole borgo medievale di Gerace è dominato dalle rovine del suo Castello, un imponente edificio fortificato di fondazione magnogreca con rifacimenti di epoca romana, bizantina, normanna, angioina. La città è impreziosita da sontuosi palazzi signorili, quasi sempre con portali in pietra, lavorata da scalpellini del posto (Palazzo Arcano, Palazzo Lombardo, Palazzo Macrì, Palazzo Via IV Novembre,

Tra i prodotti tipici di Gioia Tauro spiccano le lavorazioni in ferro battuto. L’olio ricavato dal cultivar Sinopolese. I funghi (freschi, secchi, sott’olio, in salamoia) e tartufi dell’Aspromonte. Formaggi (mozzarella, provola, ricotta infornata e affumicata, ricottone salato, formaggio di capra, pecorino con il pepe). Kiwi. Le Clementine di Calabria IGP con relativo miele. E tutte le

Monasterace è erede di Kaulon, prospera colonia della Magna Grecia, fondata da Crotone, alla fine dell’VIII secolo a.C.. La prima città al mondo a coniare monete in argento, circondata da una cinta muraria con 12 torri, delle quali rimane ben poco, in quanto spoliate negli anni per costruire altri edifici (tra cui la Cattolica di

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