Parghelìa (Vibo Valentia) è una rinomata località turistica della Costa degli Dei. Arroccata sul versante settentrionale del monte Poro, a 80 metri s.l.m., offre indimenticabili tramonti e uno splendido panorama sulle Eolie e il litorale tirrenico vibonese.
Parghelia nasce in un’area già abitata in età romana, probabilmente ad opera di profughi albanesi, in epoca normanna. In effetti le prime notizie certe sulla località risalgono al 1002, quando il territorio di Bordila (ora contrada pargheliese) e la sua tonnara diventano di pertinenza della seconda moglie di Roberto il Guiscardo, Sichelgaita. Successivamente il borgo passa sotto il dominio di Tropea, a cui tenta, invano, di ribellarsi più volte, diventando definitivamente comune autonomo solo nel 1816. Nonostante il suo grande passato. Dal 1577 Parghelia vede i suoi esperti tonnari allargarsi negli impianti di tutto il Regno, sia come lavoranti che come affittuari. Mentre il suo porto, fino al Settecento, è attivissimo e legato da intensi traffici commerciali alla città di Marsiglia. E la sua fertile terra produce legumi in abbondanza, ma soprattutto preziosissimo grano.
Parghelia è stata ricostruita negli anni Venti, dopo il devastante terremoto dell’8 settembre 1905, che risparmiò miracolosamente il Santuario della Madonna di Portosalvo. La facciata della Chiesa, già attestata nel XVI secolo, ma ricostruita nel 1745, rappresenta uno dei più antichi esempi di architettura neoclassica del Sud Italia, mentre la sua torre campanaria (1775) costituisce un classico esempio di architettura barocca e rococò. È probabile che il dipinto della Vergine di Portosalvo che vi si venera sia stato portato da monaci basiliani, anche se leggenda narra che sia giunto con la stessa nave che depositò la Madonna di Romania a Tropea. Da visitare pure la Chiesa parrocchiale cittadina, ricostruita negli anni Venti e dedicata a Sant’Andrea Apostolo (culto importato dai monaci basiliani), Patrono del paese e protettore dei pescatori. Nonché i ruderi di secolari mulini ad acqua lungo i torrenti Fiume e La Grazia.
Parghelia (dal greco paralía, spiaggia), ricade nel Parco Marino Regionale “Fondali di Capo Cozzo (Zambrone) − S. Irene (Briatico) − Vibo Marina − Pizzo − Capo Vaticano (Ricadi)− Tropea” (comprendente altresì il comune di Parghelia) e nel Sito di Interesse Comunitario “Zona costiera tra Briatico e Nicotera” (che comprende i comuni di Vibo Valentia, Briatico, Zambrone, Parghelia, Tropea, Ricadi, Joppolo e Nicotera). La cittadina, premiata con la Bandiera Blu e le 3 Vele Blu di Legambiente, vanta lidi meravigliosi (La Grazia, Vardano, Vardaneo). La celebre spiaggia di Michelino, dalla sabbia bianchissima. L’immensa scogliera della Pizzuta, caratterizzata da singolari pinnacoli granitici, dal maestoso scoglio del Palombaro, da una soffice sabbia chiara, da ricchi fondali, dove pesca, diving e snorkeling sono d’obbligo.
Parghelia è pure un’ottima cucina marinara (spaghetti al nero di seppia, involtini di pesce spada, tonno alla pizzitana). E un’infinità di prodotti tipici, come la fileja (pasta fresca ricurva), la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP, la Liquirizia di Calabria DOP, Il fico d’india di Coccorino (fraz. Di Joppolo). Vini a base di Zibibbo (il famoso vitigno di Zambrone), Magliocco, Malvasia, Greco, Aglianico, Olivella. L’olio extravergine d’oliva Colli di Tropea. Le leccornie del Monte Poro (Pecorino del Monte Poro DOP, mozzarella, provola, ricotta infornata e affumicata, ricottone salato, pecorino con il pepe, formaggio di capra, la ‘nduja di Spilinga, i fagioli di Caria). Oltre a manufatti in vimini, ceramica, legno, terracotta.