DIAMANTE Perla del Tirreno

Lo splendido borgo marinaro adamantino (Bandiera Blu) è un dedalo di vicoli, scalinate, vecchie case appoggiate l’una all’altra. Praticamente un presepe sul mare, che Matilde Serao battezzò “Perla del Tirreno“.

Sul punto più alto del paese svetta, con la sua torre campanaria, la bianca Chiesa dell’Immacolata Concezione, eretta (XVII sec.) dal religiosissimo principe Tiberio Carafa, che le donò pure la monumentale statua lignea della Madonna titolare (Patrona di Diamante); all’interno (un mononavato ricoperto di marmi policromi lavorati da abili maestranze partenopee), spiccano la cappella del Purgatorio e una notevole fonte battesimale. Da visitare a Diamante anche le Chiese di San Giuseppe, con un magnifico altare in marmo e due capolavori del pittore, scultore e decoratore siciliano Luigi Maniscalco (La fuga in Egitto; Il Beato transito di San Giuseppe, fra Gesù e Maria). Di San Biagio (primo Ottocento), con un dipinto (Vergine col Bambino fra due santi) forse del Settecento. Di Gesù Buon Pastore (1984), con un Cristo scolpito dal diamantese Mario Cirone e pitture dell’artista Nani Razetti (Stazioni della Via Crucis; l’Ultima Cena.), l’ideatore (1981) dell’Operazione Murales. Centinaia di opere, firmate da artisti di fama mondiale, che stanno trasformando Diamante in un museo a cielo aperto e tra cui si segnalano quelle sulla storia di Diamante (lungo oltre 50 metri) e della Calabria (a partire dal ritrovamento del Bos Primigenius della Grotta del Romito di Papasidero).

A Diamante si possono pure ammirare i monumenti della splendida frazione di Cirella. Ovvero le rovine di Cirella Vecchia. I ruderi del Castello; della Chiesa di San Nicola Magno, con i resti di alcuni dipinti; della Chiesa dell’Annunziata (IX-X sec.), con una statua della Madonna, un piccolo altare, degli scanni in cemento. Il famoso Mausoleo Romano (I-III sec. d.C.). Il Convento di San Francesco di Paola (1545), con l’annessa Chiesa della Madonna delle Grazie. I resti delle mura feudali (XVIII sec.). La mostra archeologica permanente “Alla scoperta dell’antica Cirella, che espone anche un cranio paleolitico di Bos Primigenius (che simbolicamente è la materializzazione del famoso graffito della Grotta del Romito di Papasidero). L’antica chiesa parrocchiale di Santa Maria dei Fiori, abbellita da alcune colonne romane e da opere del XV, XVI, XVII secolo.

 

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