Cosenza

Saracena (Cosenza) è un caratteristico borgo del Parco Nazionale del Pollino, posto (606 m s.l.m.) ai piedi dei Monti dell’Orsomarso, sul versante orientale della valle del Garga, tra fitti boschi, che offrono castagne, funghi e tartufi (il tartufo mesenterico o tartufo nero; il tartufo bianco; il tartufo estivo o scorzone; il tartufo uncinato; il tartufo […]

Casali del Manco (Cosenza) è un grosso centro (169 kmq ca.) della Presila, nato nel 2017 dalla fusione di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta. Tutti comuni ricompresi tra i cosiddetti “Casali del Manco”, ovvero i paesi dell’hinterland cosentino posti sulle falde della Sila e nati intorno all’anno Mille, con l’arrivo degli abitanti di Cosenza sfuggiti

Santa Domenica Talao nasce intorno al 1640, per volere del principe Spinelli di Scalea, che volle, così, aggiungere un casale al suo feudo. Ma questo territorio è stato abitato da tempi antichissimi, come testimoniano diversi ritrovamenti archeologici, quali i reperti dell’Età dei Metalli rinvenuti sulle pendici del Serra la Limpida (1119 m). Mentre all’epoca del Mercurion

Verbicaro (420 m. s.l.m.), posto tra il mare della Riviera dei Cedri e le vette del Parco Nazionale del Pollino, alle falde del Cozzo del Pellegrino (1987 m, la cima più alta del Massiccio dell’Orsomarso), offre agli amanti del trekking incantevoli scenari naturalistici, come la Valle dell’Abatemarco, Piano Novacco, la Valle della Sepa. Un territorio

A San Giovanni in Fiore sorge la celebre Abbazia Florense, fondata (1189-1198), insieme al suo complesso di officine, laboratori, stalle e granai, in località Jure Vetere (antico fiore), dall’illustre abate, teologo, mistico e scrittore Gioacchino da Fiore. Ricostruita (1214-1234), dopo l’incendio del 1214, nell’attuale posizione, e dedicata a San Giovanni Battista, dal suo successore Matteo I,

Camigliatello Silano (Cosenza) sorge nel comune di Spezzano della Sila, nel Parco Nazionale della Sila, ai piedi del monte Curcio. Camigliatello (1270 m. s.l.m.), circondato da fitti boschi di faggi e pini larici (alcuni tutelati dalla Riserva Naturale Biogenetica Tasso), grazie alla sua posizione e alla qualità delle sue strutture ricettive, di ristoro e ricreative,

Spezzano della Sila (Cosenza) è una nota località turistica montana del Parco Nazionale della Sila, che si estende nell’alta valle del fiume Crati, lungo il lago Cecita (1150 m. s.l.m.), in un’incantevole cornice naturale fatta di castagneti, faggete e boschi di conifere. Del comune (800 m s.l.m.) fanno parte anche le frazioni di Campo San

Sulle tavole cosentine regnano lasagne, pasta al forno, pasta alla Giancaleone, pasta e patate alla cosentina, lagane (tagliatelle) e ceci, costolette di agnello alla cosentina, mazzacorde alla cosentina (involtini di interiora di agnello o capretto), baccalà alla cosentina, patate ‘mpacchiuse, cuddruriadri (crespelle fritte, dolci o salate, eventualmente arricchite con ‘nduja o alici salate). Ottimi i

Cosenza è dominata dall’imponente e panoramico Castello normanno-svevo, edificato dai saraceni sui ruderi dell’antica rocca bruzia; trasformato in roccaforte da Ruggero il Normanno e completamente ristrutturato da Federico II di Svevia. Nel suo centro storico, considerato uno dei più belli d’Italia, sorgono la Cattedrale (XI sec.), “Patrimonio testimone di una cultura di pace dell’Unesco”, con il quadro

Tra le principali opere d’arte di Cosenza c’è, senz’altro, la Stauroteca o “Croce bizantina” e etimologicamente “Reliquario della Vera Croce” (dal greco stauròs/croce e heke/raccolta). Una reliquia del legno della Croce di Cristo custodita in una croce in oro sbalzato, filigrana a vermicelli, smalto, adamantini e cristallo di rocca, realizzata alla fine del XII secolo,

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